Con la pubblicazione del Calendario Sportivo, ha preso il via la stagione 2019 del rafting agonistico della Federazione Italiana Rafting. Una stagione che è la numero 32 nella storia del rafting italiano e che presenta molti appuntamenti e altrettante novità. Una in particolare è quella dei Raduni aperti che punteggiano il Calendario. Il perché di questa scelta ce la spiega Danilo Barmaz, presidente della Federazione Italiana Rafting.
“La decisione di svolgere molti Raduni fa parte della crescita della Federazione. Da tempo abbiamo puntato sul ricambio generazionale e di conseguenza, per ampliare la base degli atleti, l’unico sistema era di incrementare i Raduni. Che per altro vanno benissimo. La partecipazione è sempre numerosa e in crescita. Ovviamente questa crescita diventa un problema per il direttore tecnico Paolo Benciolini che vede aumentare il lavoro. Ma devo dire che attorno a Paolo, e grazie alla sua preparazione e passione, si sta creando una bella squadra di allenatori, di aiuto-allenatori e di persone che s’impegnano”.
Tra i Raduni due sono aperti a tutte le persone con disabilità…
“A ottobre a Kiev, in Ucraina, c’è il primo mondiale Para-Rafting organizzato dalla World Rafting Federation. A parte questo, il rafting per chi ha disabilità, a prescindere dal tipo di disabilità, è un settore nel quale siano impegnati a fondo e da tempo. Elena Bragastini, ex-atleta del Sesia Rafting e della nazionale, è la nostra referente per il mondo delle disabilità coadiuvata da Massimiliano Manfredi, atleta disabile e che fa parte della Commissione Para-Rafing della Federazione Mondiale”.
Questo a livello organizzativo. A livello pratico qual è la situazione?
“Ottima. Possiamo contare su un totale di sei-sette team di persone disabili che partecipano ai vari raduni. Un numero importante perché significa avere una base complessiva di 20-30 atleti. Credo siano davvero poche le altre specialità sportive che possono avere una base così consistente. Certo, abbiamo messo regole abbastanza larghe, ma per consentire la maggiore partecipazione. In pratica abbiamo due categorie: amputati e tutto il resto del mondo delle disabilità. Proprio perché davvero tutti possano partecipare”.
Anche per il 2019, accanto alle gare di rafting, si svolgeranno le gare di Hydrospeed, disciplina che è entrata nella F.I.Raft. nel 2015…
“Sì, per far crescere questa disciplina, tutte le gare di Hydrospeed sono in concomitanza con quelle di rafting. In questo modo si dà agli atleti degli equipaggi dei raft la possibilità di partecipare anche alle prove di Hydrospeed. Inoltre, parlando di altre specialità, abbiamo in progetto alcuni appuntamenti riservati al PackRaft, il mini-gommone per un solo atleta. Una specialità in crescita, ma che imporrà ai Club, per poter acquisire punti validi per la graduatoria che a fine anno attesta l’attività svolta, la partecipazione di almeno quattro atleti a ciascuna gara”.
Altre iniziative in programma?
“Due, che legano giovani e disabilità. Stiamo per definire un Tour in grandi città, con gare e manifestazioni riservate agli atleti delle categorie Cadetti e al Para-Rafting. Abbiamo scelto questo abbinamento per mostrare ai più giovani davvero che sul fiume e sul rafting non esiste alcuna barriera. Inoltre, al termine delle gare, che in linea di massima si terranno a Torino, Milano e Verona, i gommoni con le nostre Guide saranno a disposizione per discese di scuole, di portatori di handicap. Insomma, di tutti”.
Passiamo alle domande a Danilo Barmaz presidente della World Rafting Federation. A che punto è la W.R.F. che ha festeggiato il primo anno di attività visto che è nata il 27 gennaio 2018?
“Crescono le nazioni che aderiscono al progetto della World Rafting Federation. Al momento sono 26. Per Slovenia e Cina attendiamo solo l’ultima conferma. Poi, nei prossimi mesi, in diversi Paesi le Federazioni canoistiche nazionali terranno le loro assemblee e inseriranno il rafting nel loro statuto. Mi aspetto quindi altre adesioni”.
Quali sono i maggiori appuntamenti internazionali?
“Ai primi di giugno, in Turchia, parte la World Cup. Poi è in via di definizione la sede dei mondiali Senior in linea di massima all’inizio di luglio e, a fine agosto, in Kosovo, la seconda tappa della World Cup; ma è in programma anche una tappa di World Cup in Cile per Nord e Sud America. E ancora, dal 10 al 13 ottobre, a Kiev, in Ucraina, il Para Rafting World Championship. Se a tutto questo aggiungiamo che il 15 febbraio con il segretario della W.R.F. Matteo Benciolini e Benedetto Del Zoppo, consigliere responsabile sportivo della F.I.Raft. sarò ad Agentiére, in Francia, per inaugurare con il presidente della Federazione Francese di Canoa Kayak la sede del centro di formazione della World Rafting Federation. Per questo mi sento di dire che oltre che a livello italiano anche a livello mondiale, il movimento del rafting sta andando molto bene. Lo sottolinea un importante esordio. Per la prima volta il rafting sarà infatti nel programma delle prossime edizioni continentali dei Master Games di Sud America e Giappone”.