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Aperto sulla Durance il Centro d’eccellenza della WRF

Il presidente della Federazione Italiana Rafting Danilo Barmaz, nella veste di presidente della World Rafting Federation e il presidente della Federation Français Canoe Kayak Jean Zoungrana hanno aperto,venerdì 15 febbraio,a L'Argentière-La Bessée, in Francia, sul fiume Durance, il Centro d’Eccellenza della World Rafting Federation.

L’inaugurazione è stata l’occasione per due annunci. Il primo relativo ai Campionati Mondiali 2019 organizzati dalla World Rafting Federation che si svolgeranno dal 9 al 13 giugno a Tunceli, Turchia, prendendo il posto  della prima prova della World Cup già in programma sempre a Tunceli. Il secondo annuncio è che proprio a L'Argentière-La Bessée verranno disputati i Campionati mondiali 2021.

Danilo Barmaz: sarà un grande anno per il rafting italiano e mondiale

Con la pubblicazione del Calendario Sportivo, ha preso il via la stagione 2019 del rafting agonistico della Federazione Italiana Rafting. Una stagione che è la numero 32 nella storia del rafting italiano e che presenta molti appuntamenti e altrettante novità. Una in particolare è quella dei Raduni aperti che punteggiano il Calendario. Il perché di questa scelta ce la spiega Danilo Barmaz, presidente della Federazione Italiana Rafting.

“La decisione di svolgere molti Raduni fa parte della crescita della Federazione. Da tempo abbiamo puntato sul ricambio generazionale e di conseguenza, per ampliare la base degli atleti, l’unico sistema era di incrementare i Raduni. Che per altro vanno benissimo. La partecipazione è sempre numerosa e in crescita. Ovviamente questa crescita diventa un problema per il direttore tecnico Paolo Benciolini che vede aumentare il lavoro. Ma devo dire che attorno a Paolo, e grazie alla sua preparazione e passione, si sta creando una bella squadra di allenatori, di aiuto-allenatori e di persone che s’impegnano”.

Tra i Raduni due sono aperti a tutte le persone con disabilità…

“A ottobre a Kiev, in Ucraina, c’è il primo mondiale Para-Rafting organizzato dalla World Rafting Federation.  A parte questo, il rafting per chi ha disabilità, a prescindere dal tipo di disabilità, è un settore nel quale siano impegnati a fondo e da tempo. Elena Bragastini, ex-atleta del Sesia Rafting e della nazionale, è la nostra referente per il mondo delle disabilità coadiuvata da Massimiliano Manfredi, atleta disabile e che fa parte della Commissione Para-Rafing della Federazione Mondiale”.

Questo a livello organizzativo. A livello pratico qual è la situazione?

“Ottima. Possiamo contare su un totale di sei-sette team di persone disabili che partecipano ai vari raduni. Un numero importante perché significa avere una base complessiva di 20-30 atleti. Credo siano davvero poche le altre specialità sportive che possono avere una base così consistente. Certo, abbiamo messo regole abbastanza larghe, ma per consentire la maggiore partecipazione. In pratica abbiamo due categorie: amputati e tutto il resto del mondo delle disabilità. Proprio perché davvero tutti possano partecipare”.

Anche per il 2019, accanto alle gare di rafting, si svolgeranno le gare di Hydrospeed, disciplina che è entrata nella F.I.Raft. nel 2015…

“Sì, per far crescere questa disciplina, tutte le gare di Hydrospeed sono in concomitanza con quelle di rafting. In questo modo si dà agli atleti degli equipaggi dei raft la possibilità di partecipare anche alle prove di Hydrospeed. Inoltre, parlando di altre specialità, abbiamo in progetto alcuni appuntamenti riservati al PackRaft, il mini-gommone per un solo atleta. Una specialità in crescita, ma che imporrà ai Club, per poter acquisire punti validi per la graduatoria che a fine anno attesta l’attività svolta, la partecipazione di almeno quattro atleti a ciascuna gara”.

Altre iniziative in programma?

“Due, che legano giovani e disabilità. Stiamo per definire un Tour in grandi città, con gare e manifestazioni riservate agli atleti delle categorie Cadetti e al Para-Rafting. Abbiamo scelto questo abbinamento per mostrare ai più giovani davvero che sul fiume e sul rafting non esiste alcuna barriera. Inoltre, al termine delle gare, che in linea di massima si terranno a Torino, Milano e Verona, i gommoni con le nostre Guide saranno a disposizione per discese di scuole, di portatori di handicap. Insomma, di tutti”.

Passiamo alle domande a Danilo Barmaz presidente della World Rafting Federation. A che punto è la W.R.F. che ha festeggiato il primo anno di attività visto che è nata il 27 gennaio 2018?

“Crescono le nazioni che aderiscono al progetto della World Rafting Federation. Al momento sono 26. Per Slovenia e Cina attendiamo solo l’ultima conferma. Poi, nei prossimi mesi, in diversi Paesi le Federazioni canoistiche nazionali terranno le loro assemblee e inseriranno il rafting nel loro statuto. Mi aspetto quindi altre adesioni”. 

Quali sono i maggiori appuntamenti internazionali?

“Ai primi di giugno, in Turchia, parte la World Cup. Poi è in via di definizione la sede dei mondiali Senior in linea di massima all’inizio di luglio e, a fine agosto, in Kosovo, la seconda tappa della World Cup; ma è in programma anche una tappa di World Cup in Cile per Nord e Sud America. E ancora, dal 10 al 13 ottobre, a Kiev, in Ucraina, il Para Rafting World Championship.  Se a tutto questo aggiungiamo che il 15 febbraio con il segretario della W.R.F. Matteo Benciolini e Benedetto Del Zoppo, consigliere responsabile sportivo della F.I.Raft. sarò ad Agentiére, in Francia, per inaugurare con il presidente della Federazione Francese di Canoa Kayak la sede del centro di formazione della World Rafting Federation. Per questo mi sento di dire che oltre che a  livello italiano anche a livello mondiale, il movimento del rafting sta andando molto bene. Lo sottolinea un importante esordio. Per la prima volta il rafting sarà infatti nel  programma delle prossime edizioni continentali dei Master Games di Sud America e Giappone”.

Gli auguri e un bilancio dal Presidente Barmaz

“Una sempre maggiore partecipazione dei giovani alla vita della Federazione”. Questa l’auspicio nella tradizionale letterina di fine anno che Danilo Barmaz, presidente della Federazione Italiana Rafting nonché presidente della World Rafting Federation, fa per il 2019. Un nuovo anno che si apre sotto le migliori prospettive e sull’onda di un 2018 ricco di soddisfazioni, a cominciare per la F.I.Raft.

“Tutti i numeri sono in crescita” spiega Danilo Barmaz. “I tesserati sono arrivati a quota 16.000. con un incremento di circa 2.000 rispetto all’anno scorso. Ma quello che è da sottolineare è che sono aumentati soprattutto i giovani. Un  solo dato: all’ultimo raduno  agonistico, in pratica ne sono stati svolti quasi uno al mese, che si è tenuto a novembre sul Brenta, a Valstagna, hanno partecipato 42 atleti, la maggior parte giovani. Non solo: in tutte le gare sono aumentati gli equipaggi delle categorie Cadetti, sotto i 14 anni. Sono risultati che dicono che il movimento del rafting in Italia è in crescita. Risultati positivi che registriamo in tutti gli aspetti della vita federale. Merito del lavoro dei componenti del Consiglio direttivo che voglio davvero ringraziare e, per l’aspetto sportivo, del consigliere di settore Benedetto Del Zoppo così come dei responsabili dei Club che hanno saputo promuovere lo sport localmente, degli organizzatori delle gare e dei raduni e di tutto lo staff tecnico federale guidato da Paolo Benciolini. Un risultato complessivo dovuto anche e in particolare per i giovani,  al lavoro di promozione sui social e sul web del team di Francesco Cerri. Le vittorie degli equipaggi femminile e maschile ai Mondiali Junior e Under 23 che si sono svolti a luglio tra Ivrea e la Valle d’Aosta sono poi la dimostrazione della crescita numerica e qualitativa dei nostri giovani. Prendendo spunto dai Mondiali di luglio che si sono svolti al termine dei Mondiali junior e under 23 di canoa slalom, c’è poi da sottolineare la collaborazione e gli ottimi rapporti che abbiamo con la Federazione Italiana Canoa Kayak e con il suo presidente Luciano Buonfiglio. C’è poi da segnalare che a livello CONI siamo più che ben voluti. E questo grazie al lavoro della segreteria e di Anna Aiachini che ha saputo entrare nei meccanismi, non sempre facili, di un Ente come quello. Tanto che la F.I.Raft. è, non dico portata a esempio, ma indicata tra le Federazioni più rispettose delle molte scadenze normative e di comunicazione che vengono richieste dal CONI”.

Sempre in tema di agonismo le novità della prossima stagione?

“Ci saranno tre grandi appuntamenti per l’agonismo nazionale. E in questi appuntamenti, oltre alle gare, saremo concentrati per dare spazio e rilievo a due aspetti che reputiamo fondamentali: quello dei disabili, dei bambini e della difesa dell’ambiente naturale. E in quest’ottica di ampliamento del messaggio stiamo lavorando per portare davvero il rafting a contatto con il pubblico, in città, con tre eventi da svolgere a Verona, Milano e Torino”.

Passiamo alla World Rafting Federation. Qual è la situazione?

“Estremamente positiva se pensiamo che la WRF è nata solo il 26 gennaio di quest’anno. Al momento aderiscono alla WRF 21 nazioni ma una decina sta completando le procedure d’ingresso. E questo grazie al sostegno e al riconoscimento non solo da parte del Comitato Olimpico Internazionale ma anche e soprattutto della International Canoe Federation e del suo presidente José Perurena. La WRF è stata così invitata al congresso dell’ICF che si è svolto a Budapest a novembre dove con Matteo Benciolini, segretario WRF e Francesco Fiorini, responsabile relazioni internazionali sempre della WRF, abbiamo potuto incontrare molti responsabili delle federazioni nazionali a cui illustrare il progetto della WRF. È stato un fatto molto importante per tutto il movimento e che ha dato risultati concreti. Tra gli altri quello che la Federazione Canoa Kayak francese ha messo a disposizione della federazione mondiale  il suo centro Federale che ha sede a L'Argentière-la-Bessée sulla Durance per la formazione dei quadri WRF”.

Quali saranno i maggiori appuntamenti del 2019?

“Stiamo definendo i campionati mondiali in Spagna a giugno e, cosa a cui teniamo moltissimo e già in calendario, il Para Rafting World Championship che si terrà a Kiev, in Ucraina dal 10 all’13 ottobre. A questi si aggiungono altri cinque eventi di livello internazionale”.

Un bilancio quindi positivo per entrambi le Federazioni?

“Molto positivo. E, parlando della F.I.Raft. grazie alla presenza di giovani non solo nel consiglio direttivo. Ecco quello che mi auguro è una sempre maggiore presenza di giovani, nelle gare e nella gestione della Federazione italiana perché sia sempre più in grado di cogliere tutte le occasioni, e sono tante, di crescita del movimento. È un augurio che mi faccio e che faccio a tutti quanti fanno parte delle Federazione o semplicemente amano il nostro sport. Ed è un augurio al quale unisco il mio personale di Buone Feste e di un sereno 2019!”.

Uniti in difesa del Lima - Firmata la convenzione di tutela

Nella serata di giovedì 22 novembre presso il comune di Bagni di Lucca alla presenza del vicesindaco Sebastiano Pacini e del consigliere con delega allo sport Silvano Salotti, è formalizzata la firma di una convenzione tra “Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord” e quattro associazioni di rafting e outdoor che operano in Val di Lima, finalizzata alla tutela ed al controllo della corretta funzionalità idraulica e della piena sicurezza ambientale del fiume Lima dalle strette di Cocciglia alla confluenza col Serchio.

Il Consorzio di Bonifica” leggiamo della premessa della convenzione, “ha tra i propri obiettivi strategici proprio la prevenzione e l’autogoverno e tale autogoverno si traduce nella partecipazione attiva dei portatori di interesse (i cosiddetti stakeholder)  cioè coloro che sul fiume vivono e lavorano o semplicemente ne hanno a cuore le sorti ed intendono salvaguardare il suo delicato equilibrio. 

Le Associazioni Sportive aderenti alla Federazione Italiana Rafting,  Aguaraja, Rockonda, Garfagnana Rafting e Canyon Park, tutte operanti nel Comune di Bagni di Lucca sono naturalmente portate alla adozione ed alla cura dei tratti di fiume su cui operano con turisti, atleti e sportivi amatori

Abbiamo già raccolto dalle bellissime gole dello Scesta due camion di immondizia” ci racconta Paolo Roverani di Canyon Park. “Anche noi ogni volta che scendiamo il Serchio con gommoni e canoe, raccogliamo grandi quantità di plastica, bottiglie e lattine” aggiunge Stefano Carpita di Aguaraja Rafting e delegato regionale della Federrafting. “Abbiamo anche segnalato la presenza di pericolosi ferri e di sbarramenti che possono risultare fatali per chi si trovasse a nuotare in quelle acque, nonché sversamenti industriali abusivi” continua Lucia Pedri di Garfagnana Rafting. “Per noi é fisiologico collaborare con il Consorzio di Bonifica, di fatto stiamo in fiume per quasi 10 mesi l’anno” ci dice Daniele Corsi di Rockonda e Consigliere Nazionale di Federrafting “questa collaborazione che nasce in Toscana é la prima a livello nazionale tra Compagnie Rafting e Consorzio di Bonifica, quindi il nostro potrebbe diventare un progetto pilota, da esportare anche in altre regioni d’Italia”. 

Il presidente del Consorzio di Bonifica Toscana nord, Ismaele Ridolfi, ha ricordato che tra i vari distretti in cui la Regione Toscana ha suddiviso il territorio regionale, quello del CB 1 é il più problematico dal punto di vista idrogeologico, infatti esso comprende oltre alla val di Lima, anche la Garfagnana e la Lunigiana, inoltre ha parlato del progetto “salviamo le tartarughe marine” già attivo in alcune realtà toscane tra la foce dell’Arno e quella del Magra, per liberare dalla plastica le spiagge ed i corsi d’acqua che vi sfociano, sottolineando che non c’è migliore prevenzione che rimuovere le cause a monte.

Infine Sebastiano Pacini, vicesindaco di Bagni di Lucca ha informato che il contributo che le associazioni ottengono da questa collaborazione - circa 3000 € complessivi nel 2019 - saranno dalle stesse associazioni devoluti per la manutenzione del ponte militare di Fabbriche di Casabasciana, di cui le stesse compagnie Rafting sono i principali utilizzatori e in generale per la cartellonistica e la illuminazione dell’area di Cevoli. Insomma, un esempio di politiche virtuose che speriamo dia i suoi frutti. 

(Daniele Corsi – Rockonda)

All’Adigemarathon assegnati i titoli italiani di Maratona

Sui 20 km del percorso dell’Adigemarathon giunta alla sua 15a edizione, nell’ambito del XXXI° Campionato Italiano Rafting indetto dalla Federazione italiana Rafting, sono stati assegnati i titoli italiani della specialità Maratona. L’Adigemarathon, storico appuntamento delle discipline fluviali, organizzata come sempre dal Canoa Club Pescantina (Verona) ha fatto segnare la partecipazione record di 1482 tra canoisti, rafter (una ventina gli equipaggi in gara) e SUP.

Tra i rafter che disputavano, oltre alla gara valida per il titolo italiano di Maratona anche l’ultima prova valida per il punteggio F.I.Raft., vittoria nella Categoria Senior Maschile dell’equipaggio misto composto da atleti del Canoa Club Verona e del Canoa Club Pescantina.

Negli Atleti non Agonisti il titolo italiano è andato all’equipaggio dell’Adda Viva Indomita Valtellina River di Sondrio.

Erano in gara anche equipaggi delle Categorie Under 23 Femminile e Maschile, Master Maschile, e delle Categoria Junior Femminile e Maschile.

La stagione agonistica della Federazione Italiana Rafting prosegue con la Gara Interregionale di Discesa riservata a equipaggio R4 in programma il 28 ottobre sul fiume Nera. La gara è organizzata dalla Società Centro Outdoor Pangea di Scheggino, Perugia.

Tutte le informazioni sull’attività della Federazione Italiana Rafting sul sito:www.federrafting.it

L'Adigemarathon chiude il XXXI Campionato Italiano Rafting

L’Adigemarathon, storica gara organizzata dal Canoa Club Pescantina (Verona), conclude domani, domenica 21 ottobre, il XXXI° Campionato Italiano Rafting e la stagione agonistica 2018 della Federazione Italiana Rafting assegnando il titolo italiano della specialità Maratona per la formazione R6 (sei atleti a bordo del gommone).

L’Adigemarathon, arrivata alla 15a edizione, tra canoisti e rafter vedrà quest’anno sulla linea di partenza ben 1300 equipaggi.

Per i rafter il percorso sarà di 20 km da Dolcè e Pescantina con difficoltà di I° e II° grado sulla scala di difficoltà fluviali che ha il VI° come massimo. Per i canoisti che partiranno da Borghetto d'Avio in Trentino il percorso, sempre con traguardo a Pescantina, sarà di 35 km.

Il programma dell’ultima gara del XXXI° Campionato Italiano Rafting prevede alle 11.40 il consiglio di gara e alle 11.40 il via della prova.

L’ Adigemarathon è l’ultima occasione per i Club di totalizzare punti per la particolare classifica della Federazione Italiana Rafting che, al termine di ogni stagione agonistica, premia i Club con maggiori partecipazioni alle gare nazionali e i migliori risultati.