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Attraversando l'Italia. In 450 ai campionati studenteschi, Monrosa rafting al lavoro

Giorni frenetici al Centro Canoa Rafting Monrosa, realtà impegnata in questi giorni ad organizzare il fine settimana dedicato ai campionato studenteschi di rafting ai quali parteciperanno circa 450 ragazzi e ragazze, provenienti da buona parte della Lombardia e del Piemonte.

Siamo a Balmuccia, in provincia di Vercelli, dove da trentadue anni guide e atleti solcano le rapide del Sesia regalando e regalandosi emozioni e adrenalina pura: “Il periodo è davvero intenso – spiega Piero Arcostanzo, presidente del Centro Canoa Rafting Monrosa – siamo una realtà impegnata su più fronti grazie ad un fiume, il Sesia, che continua ad essere uno dei palcoscenici principali per gli sport d’acqua nel nostro paese. A giorni avremo con noi centinaia di studenti che arriveranno poco dopo che saluteremo le guide Firaft impegnate nel corso di terzo livello che abbiamo il piacere di ospitare proprio in questi giorni”.

Non ci si ferma mai quindi da queste parti. Un centro che ha nell’attenzione all’attività scolastica uno dei suoi punti di forza, ma non solo: “Da insegnante di educazione fisica quale sono non possono nascondere che ho già di mio un’attenzione particolare ai giovani – prosegue Piero Arcostanzo – ma nel corso di questi tre decenni e più ci siamo ingranditi e abbiamo ingrandito anche le nostre competenze. Non ci tiriamo indietro quando si tratta di gareggiare, così come siamo sempre pronti quando si tratta di far salire sui gommoni colleghi in esperienze di team building, semplici amici a caccia di emozioni nuove o compagnie che ci raggiungono da ogni parte d’Italia, e del mondo, per respirare un bel po’di adrenalina”.

Il centro rafting è a ridosso del Sesia, in una posizione invidiabile e molto comoda per l’attività in acqua. Oltre agli studenteschi di questo fine settimana, il Centro Canoa Rafting Monrosa organizza eventi anche a livello nazionale ospitando spesso eventi ufficiali targati Firaft. Accanto ad Arcostanzo, lavorano a regime dodici guide che si alternano, con competenza, nel portare avanti i vari aspetti di questa realtà: “Ci piace molto collaborare anche con le altre realtà del territorio, sia sul fronte degli eventi legati agli sport d’acqua ma anche per tutto quello che è lo sport e l’aggregazione a 360 gradi. Anche noi – conclude – siamo sempre dipendenti dalle condizioni del meteo e dai livelli d’acqua, ma da aprile a settembre, ogni anno, portiamo con noi tra le onde migliaia e migliaia di persone. Che poi tornano, vengono a trovarci e raccontano una volta a casa di quanto è bello questo nostro sport”.

Lasciamo Piero all’attività quotidiana e chiudiamo qui l’intervista, non prima però di aver carpito dalle sue stesse parole una delle difficoltà più grandi da risolvere e alla quale, purtroppo, non sembra esserci soluzione: “Ci chiamano in tanti e alcuni di quelli che ci chiamano per venirci a trovare ci cercano in provincia di Vicenza (ride, ndr). E tu, ogni volta, vagli a spiegare che la targa VC è quella di Vercelli, e non quella di Vicenza che è invece VI. Risolta questa problematica la gente arriva. E se proprio proprio si dirige verso Vicenza, ecco che in quel caso la indirizziamo agli amici colleghi del Veneto. Ma li avvisiamo già, che una volta chiusa la discesa altrove, li aspettiamo qui la volta successiva. Dove c’è acqua, dove ci sono fiumi, il rafting unisce e fa bene a tutto il nostro movimento”.

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Attraversando l'Italia. A Bagni di Lucca tra H2O ed E20 Avventure

Di giorno l’adrenalina del rafting, tra le acque del torrente Lima che parte dall’appennino pistoiese e taglia in due la zona di Bagni di Lucca. Nel mezzo, prima e dopo, il relax di un territorio toscano che offre quotidianamente opportunità ed emozioni.

Il nostro viaggio attraverso l’Italia ci porta ad incontrare Fabio Bertolotti che in questo angolo di Toscana, a Bagni di Lucca, nella Val di Lima, ha dato vita ad un realtà che unisce il rafting alle prelibatezze della buona tavola e del nostro bel paese: “Mi piace definire questa realtà una piccola riserva indiana. Natura, natura e natura. Il centro rafting è nel cuore di un agriturismo dove buona parte dei prodotti che serviamo a chi arriva la produciamo direttamente noi – spiega Fabio – abbiamo un allevamento interno di cinta senese, capre e numerosi altri animali. Il miele delle nostre api, con la farina di castagne facciamo le focacce; il tutto per non farci mancar nulla e far si che chi arriva da queste parti, oltre alla natura incontaminata, si faccia incantare anche dall’accoglienza e da ciò che trova immergendosi in queste terre”. 

Ancora poco conosciuta rispetto alla più grande e nota Garfagnana, la Val di Lima ha accolto diversi anni fa Fabio Bertolotti, pavese d’origine, che dopo aver dato vita in Valle d’Aosta a Rafting H2o è approdato in Toscana con il brand E20 Avventure: “Un amico canoista venne in Valle d’Aosta parlandomi di questi posti. Una volta a Bagni di Lucca, oramai venticinque anni fa, me ne innamorai e decisi quindi di aprire qui il centro rafting – spiega Fabio – facciamo rafting, ma anche stand up paddle e tutta la gamma di sport d’acqua; attorno a noi poi ci sono opportunità per mettersi alla prova anche con altri sport outdoor, il tutto in un contesto che a fine giornata ti permette di godere di assoluto relax. Come realtà siamo cresciuti concentrandoci sull’aspetto turistico e del benessere, senza ovviamente dimenticare sicurezza e competenza. Con me lavorano guide rafting certificate Firaft e guide naturalistiche ambientali grazie alle quali approfondiamo sia l’aspetto ludico, ma anche quello paesaggistico e naturalistico del territorio”.

Un’avventura e un’opportunità a tutto tondo insomma che più volte ha visto il passaggio anche degli azzurri e delle azzurre della nazionale di rafting e di molte compagnie italiane che hanno scelto, a ragione, di passare da queste parti. C’è un solo rischio però; che innamorandosi del paesaggio, delle bontà della tavola e del relax nel verde ci si dimentichi di scendere in fiume per spingere a tutta il gommone sul torrente Lima. Fabio però non ha dubbi: “L’ambiente è indubbiamente bello e forse, il rischio di rilassarsi troppo c’è. Ma l’adrenalina e il divertimento del rafting prima o poi riemergono; e dopo una bella sudata in acqua le bontà dell’agriturismo “Pian di Fiume” vengono apprezzate ancor di più. Quindi nessuna paura, prima il rafting, e poi il relax. Questo è l’ordine da seguire”.

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Dal Sesia verso europei e mondiali. Italia pronta alle sfide internazionali

L’Italia del rafting, in Val Sesia fino a pochi giorni fa, ha messo un ulteriore tassello per preparare al meglio gli eventi internazionali in programma in questo 2022. C’è grande attesa per il premondiale ed europeo per club in programma in Valtellina il 6 luglio. Nello specifico invece, per le categorie junior e under 23, sono attesissimi i mondiali al via dal 25 luglio in Kosovo.

Sul Sesia, nell’ultimo raduno, si sono allenati 36 atleti. L’Italia, dopo i risultati del mondiale scorso in Francia ha alzato l’asticella dal punto di vista delle aspettative e questo non è un fattore di poco conto: “Le altre squadre sanno il nostro valore, ma non è che per questo dobbiamo considerarci già vincitori, anzi – spiega il dt azzurro Paolo Benciolini – anche noi siamo consapevoli dei nostri mezzi. Vedo i ragazzi e le ragazze che lavorano e si allenano bene, confrontiamo i tempi e capiamo che nelle braccia abbiamo la possibilità di essere ancora protagonisti. La bravura e i tempi però non bastano, per rimanere davanti bisogna essere bravi a far bene quando serve e quindi in gara. Ecco perché, se da un lato ho fiducia, dall’altro comunque rimango guardingo e lavoriamo al massimo affinchè, quando sfideremo le squadre estere, l’Italia si saprà esprimere al meglio”.

Non mancano infatti gli avversari di livello per i nostri azzurri. A livello junior ha fatto una grande impressione l’equipaggio croato. Occhio anche ai rafters brasiliani e a quelli cileni che tornano nel circuito internazionale, dopo le difficoltà per gli spostamenti legate al covid, con tanta voglia di rivalsa. E massima attenzione anche alla Turchia, sulla cresta dell’onda fino a pochi anni fa, con tanti atleti a disposizione e con una buona base quindi, dalla quale trovare equipaggi più che determinati a far bene.

L’attività degli azzurri ora si concentra sul weekend del 21 e 22 maggio sul Sesia, teatro di gare importanti in vista dell’europeo in Valtellina ma anche dei mondiali junior e under 23 in Kosovo: “Sono passaggi fondamentali – spiega Benciolini – sia per gli atleti che per noi dello staff tecnico. Dovremo capire con quali equipaggi presentarci in gara e sfide come queste servono per avere dettagli sempre più precisi per decidere. Se mantenere integri gli equipaggi di società o se, mixando atleti provenienti da varie realtà, trovare composizioni capaci di esprimersi con potenza e velocità superiori rispetto ad altri”.

Squadre quindi al lavoro per vincere ed impressionare. Sotto i riflettori al maschile rimangono gli atleti di Verona ma non solo; occhio anche a Merano che sta allestendo un equipaggio junior molto competitivo. Con l’auspicio che dalla Valle d’Aosta arrivino buone notizie sul fronte femminile e che le protagoniste dell’attività in rosa, fino allo scorso anno, possano tornare a gareggiare anche in questo 2022.

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Disposizioni e aggiornamento Covid-19 dal 1° maggio 2022

A decorrere dal 1° maggio 2022 è venuto meno l’obbligo di possesso di una delle Certificazioni Verdi COVID-19 per l’accesso del pubblico agli eventi e alle competizioni sportive, per l’accesso a piscine, palestre, sport di squadra e di contatto, anche all’interno di strutture ricettive, per le attività che si svolgono al chiuso e per l’accesso agli spazi adibiti a spogliatoi e docce, come previsto dal decreto-legge 24 marzo 2022 n. 24, si dispone pertanto che i protocolli federali vengono sospesi e cessano la loro validità.

Si raccomanda comunque l’adozione delle seguenti misure precauzionali:


- DPI: si raccomanda l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie quando non sia possibile mantenere una distanza interpersonale di sicurezza adeguata e all’interno di luoghi chiusi


- Distanziamento: evitare il sovraffollamento, anche attraverso l’utilizzo di sistemi di prenotazione, specialmente all’interno di luoghi chiusi, mantenendo un distanziamento adeguato in riferimento alla tipologia di attività svolta.


- Igiene delle mani: messa a disposizione, all’ingresso e in più punti dei locali, di soluzioni idroalcoliche per le mani, al fine di favorirne l’igienizzazione frequente da parte degli utenti.


- Igiene delle superfici:  igienizzazione frequente di tutti gli ambienti, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza.


- Aerazione: ricambio d’aria naturale o attraverso impianti meccanizzati negli ambienti chiusi (es. mantenendo aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate).

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FIRaft, Coni e WRF. Protocolli condivisi per la crescita del movimento

Come diventare guida rafting? E in che modo rimanere sempre aggiornati su modalità di intervento in acqua, novità di gestione delle situazioni e molto altro sia per il rafting che per l’hydrospeed, il tutto in linea con le indicazioni fornite dal CONI, massimo organo sportivo nazionale e dalla World Rafting Federation, che rappresenta il nostro sport in ambito internazionale, a braccetto con l’International Canoe Federation e con il Comitato Olimpico Internazionale?20220427 guide rafting2

La risposta è semplice: non perdere di vista il ricco calendario di appuntamenti formativi che la nostra federazione promuove e aggiorna costantemente, distribuendo il tutto in diverse località del nostro paese, sia per la formazione di nuove guide rafting e di tecnici, sia per l’aggiornamento costante degli stessi. E ovviamente prendere parte a quelli che sono gli appuntamenti scelti per le proprie esigenze.

Corsi e iniziative che, lo ricordiamo, sono riconosciute a livello nazionale e internazionale come le uniche organizzate e gestite con gli standard di alta qualità indicati dal “Sistema Nazionale di Qualifica dei Tecnici Sportivi” (SNAQ). Un sistema che il CONI, quale Ente pubblico, ha messo a punto per tutte le discipline sportive a fronte della sempre più avvertita esigenza di professionalizzazione degli operatori sportivi coinvolti nel settore ciascuna federazione, comprese le guide di rafting.

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Come F.I.Raft, il dialogo con il CONI e con la WRF è costante, per mantenere intatti gli standard richiesti ad uno sport, come il nostro, che punta a crescere. Tra le ragioni per le quali la F.I.Raft ha abbracciato da alcuni anni lo SNAQ, c’è anche la possibilità di creare rapporti tra guide e tecnici rafting, confrontando esperienze anche con tecnici di altre discipline sportive. Se il linguaggio è lo stesso, ed è quello indicato dallo SNAQ, anche la comunicazione tra varie federazioni e quindi l’arricchimento reciproco diventa più semplice.

Costante giurisprudenza considera i regolamenti della Federazione competente "norme di comune prudenza" anche negli ambiti in cui non è previsto un obbligo normativo come in tutti i casi delle c.d. professioni non protette quale è la guida di rafting: è per questo motivo che la F.I.Raft, investita di questo importante ruolo, agisce con attenzione anche su questo fronte - sia per il rafting che per l’hydrospeed - fornendo precise indicazioni sulla sicurezza, sulla prevenzione, sulla formazione per la navigazione in fiume.

Un ulteriore aspetto da sottolineare, parlando di sicurezza in fiume, è che l’attività formativa F.I.Raft, quale organismo sportivo riconosciuto dall’Ente pubblico CONI, è l’unica che garantisce l’iscrizione all’elenco federale dei tecnici in attività, regolarmente abilitati e inquadrati nei rispettivi livelli di qualifiche professionali SNAQ con tutta una serie di responsabilità legali ma anche di diritti e tutele che solo l’iscrizione a questo elenco, e quindi la partecipazione alle attività di formazione F.I.Raft garantisce. Iscrizione che si ottiene al termine della prova d’esame con la quale si entra a tutti gli effetti nell’elenco federale dei tecnici e delle guide in attività.

Altri tipi di attività - specialmente laddove svolte con scopo di lucro - non riconosciute dal CONI e dalla World Rafting Federation, non offrono garanzie né alcuna tutela che possa essere equiparata a quella garantita dalla Federazione.

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Valtellina 2022; grande attesa per l'Euro Cup di luglio

Prosegue senza sosta l'organizzazione della Euro Cup 2022 in programma in Valtellina dal 6 al 9 luglio prossimo. Un evento di primaria importanza per il mondo italiano del rafting e per l'intero circuito internazionale al quale sono attesi atleti e atlete provenienti da ogni parte del mondo.

Tante le aspettative per l'evento con le iscrizioni da presentare entro la deadline fissata dalla World Rafting Federation per il 30 aprile. Ancora pochi giorni quindi, dopodichè si capirà al meglio quali e quanti saranno gli equipaggi e le nazionalità degli atleti che approderanno sull'Adda per una tre giorni di adrenalina pura. L'inizio delle competizioni è fissato per giovedì 7 luglio con le qualifiche nella specialità RX e la discesa classica. Venerdì spazio invece alle due manches della prova slalom per poi chiudere, con il gran finale, nella giornata di sabato 9 luglio che sarà dedicata alle semifinali e alle finali delle gare RX. 

Per dettagli e iscrizioni il sito di riferimento è quello della World Rafting Federation, con il link visionabile e scaricabile unitamente al bollettino CLICCANDO QUI. 

Un evento al quale l'Italia parteciperà con l'intento di essere protagonista, in uno scenario internazionale che nel frattempo ha costretto gli organizzatori della tappa in programma inizialmente dal 29 aprile al primo maggio a rinviare l'evento. Problemi d'acqua sul tratto di fiume interessato dalla terza tappa di Euro Cup in Kosovo hanno costretto a riprogrammare successivamente l'evento. 

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