Come diventare guida rafting? E in che modo rimanere sempre aggiornati su modalità di intervento in acqua, novità di gestione delle situazioni e molto altro sia per il rafting che per l’hydrospeed, il tutto in linea con le indicazioni fornite dal CONI, massimo organo sportivo nazionale e dalla World Rafting Federation, che rappresenta il nostro sport in ambito internazionale, a braccetto con l’International Canoe Federation e con il Comitato Olimpico Internazionale?
La risposta è semplice: non perdere di vista il ricco calendario di appuntamenti formativi che la nostra federazione promuove e aggiorna costantemente, distribuendo il tutto in diverse località del nostro paese, sia per la formazione di nuove guide rafting e di tecnici, sia per l’aggiornamento costante degli stessi. E ovviamente prendere parte a quelli che sono gli appuntamenti scelti per le proprie esigenze.
Corsi e iniziative che, lo ricordiamo, sono riconosciute a livello nazionale e internazionale come le uniche organizzate e gestite con gli standard di alta qualità indicati dal “Sistema Nazionale di Qualifica dei Tecnici Sportivi” (SNAQ). Un sistema che il CONI, quale Ente pubblico, ha messo a punto per tutte le discipline sportive a fronte della sempre più avvertita esigenza di professionalizzazione degli operatori sportivi coinvolti nel settore ciascuna federazione, comprese le guide di rafting.
Come F.I.Raft, il dialogo con il CONI e con la WRF è costante, per mantenere intatti gli standard richiesti ad uno sport, come il nostro, che punta a crescere. Tra le ragioni per le quali la F.I.Raft ha abbracciato da alcuni anni lo SNAQ, c’è anche la possibilità di creare rapporti tra guide e tecnici rafting, confrontando esperienze anche con tecnici di altre discipline sportive. Se il linguaggio è lo stesso, ed è quello indicato dallo SNAQ, anche la comunicazione tra varie federazioni e quindi l’arricchimento reciproco diventa più semplice.
Costante giurisprudenza considera i regolamenti della Federazione competente "norme di comune prudenza" anche negli ambiti in cui non è previsto un obbligo normativo come in tutti i casi delle c.d. professioni non protette quale è la guida di rafting: è per questo motivo che la F.I.Raft, investita di questo importante ruolo, agisce con attenzione anche su questo fronte - sia per il rafting che per l’hydrospeed - fornendo precise indicazioni sulla sicurezza, sulla prevenzione, sulla formazione per la navigazione in fiume.
Un ulteriore aspetto da sottolineare, parlando di sicurezza in fiume, è che l’attività formativa F.I.Raft, quale organismo sportivo riconosciuto dall’Ente pubblico CONI, è l’unica che garantisce l’iscrizione all’elenco federale dei tecnici in attività, regolarmente abilitati e inquadrati nei rispettivi livelli di qualifiche professionali SNAQ con tutta una serie di responsabilità legali ma anche di diritti e tutele che solo l’iscrizione a questo elenco, e quindi la partecipazione alle attività di formazione F.I.Raft garantisce. Iscrizione che si ottiene al termine della prova d’esame con la quale si entra a tutti gli effetti nell’elenco federale dei tecnici e delle guide in attività.
Altri tipi di attività - specialmente laddove svolte con scopo di lucro - non riconosciute dal CONI e dalla World Rafting Federation, non offrono garanzie né alcuna tutela che possa essere equiparata a quella garantita dalla Federazione.