“Un bilancio molto positivo. E un grande complimento a tutto il rafting italiano”. A poco meno di una settimana dalla conclusione dei campionati mondiali a Dubai, il presidente di Federrafting Danilo Barmaz traccia un bilancio della spedizione della Federazione Italiana Rafting che ha portato quattro equipaggi alla rassegna iridata. Una nazionale che è tornata a casa con ben tre medaglie di bronzo e una d’argento, tutte conquistate dall’equipaggio Femminile Under 19. A questo risultato si aggiungono il quinto posto dell’equipaggio Under19 Maschile con i parziali di 5° nella gara Sprint, 6° nel Testa-a-Testa, 5° nello Slalom e 5° nella Discesa. Per i due equipaggi Open i piazzamenti finali sono il 4° posto dell’equipaggio Femminile con nella gara Sprint, nel Testa-a-Testa e nello Slalom altrettanti quarti posti e il 6° posto in Discesa. Per l’Open Maschile, che ha chiuso al 10° posto in classifica generale, i piazzamenti sono stati l’8° posto e il 7° rispettivamente in Sprint e Testa-a-Testa e due 11° posti in Slalom e Discesa.
“Sono stati mondiali davvero molto belli, e affascinanti”, spiega Danilo Barmaz. “Il campo di gara nel canale artificiale di Wadi Adventure è davvero spettacolare, molto tecnico e veloce e in generale l’organizzazione ha funzionato bene. Quanto a partecipazione (ai mondiali hanno preso parte 27 Paesi con 87 equipaggi, ndr) si è assistito, a un calo degli equipaggi giovanili, mentre al contrario sono aumentati, e non è la prima volta, i Master. I motivi sono semplicemente economici. I componenti degli equipaggi Master non hanno problemi a pagarsi la trasferta e le località dove si svolgono i mondiali sono sempre molto attraenti. Diversa la situazione per gli equipaggi giovanili che devono avere il sostegno delle federazioni”.
Tornando però alla nazionale qual è stato il grande complimento?
“L’ha meritato il nostro equipaggio femminile Under19. Mi hanno detto, e il rappresentante della Slovenia non è stato l’unico, che le nostre giovani ragazze, con il loro sorriso e con la loro allegria, anche in gara, rappresentano il miglior spot pubblicitario per lo sport del rafting. Se a questo aggiungiamo i loro risultati e il fatto che con i loro 17 anni erano l’equipaggio più giovane della categoria, c’è di che essere tutti, loro con il loro allenatore ovviamente per primi, molto fieri”.
Passiamo ai ragazzi dell’Under19 Maschile…
“Anche loro sono giovanissimi e se la sono dovuta vedere con equipaggi che invece erano al limite dell’età. E la differenza tra un atleta di 17 anni, come i nostri, e quella di atleti della nazionale di canoa che corrono in C1 al limite dei 19 anni come quelli schierati dalla Germania fa la differenza”.
Passiamo agli Open. Ci si poteva aspettare di più?
“Entrambi gli equipaggi hanno fatto il loro massimo. Certo, resta qualche rammarico per le Ragazze. Il tantissimo lavoro che hanno fatto in fiume non è stato sufficiente contro equipaggi che a quello abbinavano formazioni più agili e leggere. Per l’equipaggio maschile, è stato poi decisivo il cambio di gommone nella Sprint. Nelle giornate prima dei mondiali, nelle discese di allenamento, avevano sempre fatto segnare tempi da podio. In gara invece il gommone fornito dall’organizzazione ha condizionato una gara comunque positiva. Il Testa-a-Testa dove hanno chiuso al settimo posto è stata una gara molto difficile. Il percorso artificiale di Wadi Adventure è molto stretto e in pratica esiste una sola possibilità per eseguire il sorpasso. Chi prende la testa nei primi metri la gara ha vinto, a meno che chi è davanti non si rovesci. Ho visto pochissimi sorpassi. Uno dei pochi l’ha fatto il nostro equipaggio Under19 Femminile. Tornando all’Open Maschile nelle altre due specialità, Slalom e Discesa, nei primi 6-7 posti c’era un blocco di equipaggi difficilmente superabile”.
Durante i mondiali si sono tenuti degli incontri in ambito International Rafting Federation. Di che si è discusso?
“Soprattutto di come scandire meglio gli appuntamenti internazionali come i mondiali e come portare più equipaggi, specie quelli giovanili. Ho elaborato un progetto. Ma voglio comunicarlo ufficialmente all’Assemblea Elettiva che si tiene tra due settimane per condividerlo con tutti quelli che lavorano per diffondere il rafting in Italia e portare in gara equipaggi come quello delle ragazze Under19 che hanno corso a Dubai”.