Tradizionale intervista con il presidente Danilo Barmaz, alla vigilia dell’inizio della nuova stagione agonistica che prende il via sabato 25 aprile sul Brenta a Valstagna-Solagna per l’organizzazione dell’ASD Valbrenta Team (alla pagina http://www.federrafting.it/rafting-agonistico/attivit%C3%A0-sportiva-2015.html il calendario completo).
Allora presidente un’altra stagione…
Sì, sabato con la Sprint e lo Slalom e domenica con la Discesa comincia la stagione 2015. E dai report che ho dai vari Club tutte le squadre sono molto motivate in quanto gli appuntamenti della stagione internazionale con i Campionati Europei in Bosnia e poi i mondiali in Indonesia in autunno hanno fatto sì che la preparazione generale si stata molto intensa. Partiamo sul Brenta, un appuntamento solitamente autunnale, ma i tecnici hanno rivoluzionato il programma mettendo questo campo di gara in apertura di stagione.
La stagione però in qualche modo si è già aperta con la prova in Austria di Europe Cup con grandi risultati…
Certamente, e devo dire anche con grandi sorprese. Pensavamo di fare una buona figura ma non pensavamo di andare così bene. Le ragazze hanno vinto e questo è un risultato che non voglio dire clamoroso, perché gli equipaggi hanno lavorato tantissimo e il loro risultato è la conseguenza del loro lavoro che le ripaga delle grandi fatiche compiute in questi anni per arrivare a questi livelli, ma certo non ce lo aspettavamo. Ma la cosa importante è che sono due le squadre femminili che stanno andando molto bene. Per quanto riguarda gli Uomini i Senior erano partiti per questo appuntamento per confrontarsi con gli altri team stranieri ma senza essere al top della preparazione. Comunque sono arrivati quarti assoluti e quindi si sono comportati ottimamente ed è andato bene anche l’equipaggio di Italia 2. Il termine "insperati" non mi piace perché questi risultati sono frutto di lavoro e pianificazione, certo non erano nelle nostre aspettative. Ma va bene così anche perché fanno immaginare che se la stagione dovesse continuare in questo modo le soddisfazioni non dovrebbero mancare.
Sabato e domenica, oltre alle gare, si tiene un’assemblea straordinaria della Federazione. Quali i temi sul tappeto e qual è lo stato di salute della F.I.Raft.?
Nonostante la difficile situazione generale dello sport in Italia la Federazione Italiana Rafting sta bene. Siamo a quota 50 club ed è un record. E tutti i nuovi Club appaiono fortemente legati a questa realtà che è la Federazione. Venendo all’assemblea si è deciso di indirla anche per fare un bilancio del biennio e perché lo statuto richiedeva alcune correzioni. Nell’arco degli anni le situazioni sono cambiate e quindi, giustamente, per rimanere sempre ad alto livello si è deciso di ritoccare alcuni aspetti statutari che erano ormai obsoleti. Allo stesso tempo si è deciso, e questa è la notizia, di integrare nella Federazione come disciplina del rafting, l’Hydrospeed che storicamente è nato nelle Compagnie di rafting e quindi è in qualche modo figlio del rafting. Fino a oggi però l’Hydrospeed aveva avuto un suo percorso; ora si è deciso di integrarlo nella Federazione, pur mantenendo la sua totale autonomia in quanto si tratta di discipline diverse e quindi giustamente devono essere gestite sportivamente in maniera diversa. Accanto a questi temi c’è poi il grande obiettivo della creazione di un settore per la formazione dei soccorritori fluviali. Stiamo lavorando con il CONI e con il Ministero per ottenere un riconoscimento al riguardo. Ci crediamo tantissimo perché già a oggi formiamo moltissimi gruppi di protezione civile, come i vigili del fuoco sia volontari sia ufficiali, e quindi vorremmo “legalizzare” un settore che di fatto già parte della Federazione. Questo perché ci sono moduli di formazione che sono stati testati e verificati più volte e che danno ottimi risultati. Inoltre, in tutte le alluvioni degli ultimi anni che purtroppo hanno colpito l’Italia, spesso i nostri tecnici sono stati chiamati in azione per la competenza che hanno nella conduzione dei gommoni. Quindi è un progetto in cui crediamo molto e vorremmo inserire anche questo settore. Infine, altro settore su cui stiamo lavorando molto è quello che riguarda lo sport per disabili, un tema che è nella storia del rafting in Italia e della Federazione.
Come tradizione, c’è un invito di inizio anno da fare?
Certo. L’invito a tutti affiliati e tesserati è di essere sempre più parti attive della Federazione che cerca di fare il proprio meglio per dare concretezza al mandato per il quale è nata.
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24 aprile 2015