Para-rafting: per lo Sport senza barriere

Il via nel 2014 con la partecipazione dell’equipaggio delle Anatre Bioniche al Campionato Italiano Rafting che si svolse a Villeneuve, in Valle d’Aosta”. Questo l’inizio del Para-rafting in Italia nelle parole di Massimiliano Manfredi, referente della Federazione Italiana Rafting per i rapporti con il Comitato Italiano Paralimpico. “A bordo di quel gommone che affrontò le rapide della Dora Baltea eravamo in quattro amputati, compreso Edy Romeo del Club Anatredifiume di Aymavilles, a pochi chilometri da Aosta, che aveva promosso l’iniziativa”.
Da quella prima esperienza, e poi attraverso la partecipazione negli anni di un numero sempre più numeroso di equipaggi di disabili alle gare organizzate dalla Federazione Italiana Rafting, si è arrivati alla costituzione di un vero e proprio settore nell’ambito della F.I.Raft. che nel 2019 ha firmato un protocollo d’intesa (primo passo per un futuro riconoscimento) con il Comitato Italiano Paralimpico.

Altro passo importante nella promozione e nella crescita del Para Rafting in Italia è stata la presenza di atleti disabili provenienti da altre discipline, come Martina Caironi, medaglia d’oro nei 100 metri e argento nel salto in lungo ai Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro 2016, che ha partecipato al Campionato Italiano Rafting  del 2017.
Oltre all’opera di promozione svolta dai singoli atleti sul territorio con il coinvolgimento di altri portatori di handicap e la costituzione di nuovi equipaggi, a segnare un ulteriore sviluppo del Para-rafting la nascita nel 2018 del Team Italia alla vigilia del Test Event a Kiev che portò al Para-rafting Pre World Championship indetto dalla World Rafting Federation e che si è svolto nella capitale dell’Ucraina nell’ottobre 2019.
Un evento fortemente sostenuto da Danilo Barmaz, presidente oltre che della F.I.Raft anche della World Rafting Federation, come importante elemento trainante del Para-rafting a livello internazionale.

Un ruolo testimoniato anche dal contributo della Federazione italiana alla stesura dei regolamenti che a livello nazionale ed internazionale disciplinano tipi di disabilità e categorie di partecipazione per chi, da semplice “atleta non agonista”, voglia passare alle competizioni agonistiche di Para-rafting. Regolamenti che puntano a far sì che questo sport possa essere effettivamente vissuto in prima persona da tutti, al di là di handicap e limitazioni, compresi i bambini, perché sia veramente senza barriere.
Per questo nel calendario sportivo 2020 della Federazione Italiana Rafting, sono in programma, sotto la guida del direttore tecnico federale Paolo Benciolini e di Elena Bragastini, allenatrice e referente per il settore della disabilità della F.I.Raft., numerosi Raduni agonistici dedicati ad aspiranti atleti e ad atleti di Para-rafting in vista, oltre che delle gare di Campionato o di Coppa Italia, anche dell’European Rafting Championship.

Indetto dalla World Rafting Federation in collaborazione con la F.I.Raft. l’appuntamento dell’Europeo che si svolgerà dal 7 al 12 luglio, in Valtellina, sull’Adda, organizzato da Adda Viva Indomita Valtellina River S.S.D.
Un evento, come tutti quelli del calendario F.I.Raft., da non perdere. Non solo per atleti o aspiranti tali, ma per quanti, semplici “curiosi”, organizzazioni sportive o  associazioni che operano nel mondo della disabilità, vogliano scoprire e far scoprire il Para-rafting.

Note storiche relative allo sport paralimpico

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