L’Italia del rafting torna in raduno e lo fa a Ivrea, sulla Dora Baltea. Sabato 6 e domenica 7 febbraio un’ampia selezione di atleti si ritroverà, nel pieno rispetto della normativa antiCovid-19, per mettere ulteriori basi in vista dell’appuntamento iridato in programma a fine giugno in Francia:
“Dopo un 2020 molto difficile per i problemi che tutti conosciamo, ritrovarci assieme sarà davvero emozionante – spiega il DT azzurro Paolo Benciolini – la situazione pandemica ci ha costretto a modificare leggermente anche le modalità con cui ci raduniamo ma già il fatto di tornare in azione ci dà molta carica. Sabato e domenica saranno giorni intensi. I ragazzi e le ragazze del rafting e del para-rafting hanno ovviamente già la mente proiettata al mondiale in Francia; questo è l’obiettivo agonistico di questo 2021 e proprio in ottica iridata abbiamo impostato il lavoro di questa stagione”.
Al mondiale in terra transalpina la squadra italiana punta a partecipare con un totale di 6 gommoni: due con equipaggio maschile, due al femminile e due per il para-rafting. In Francia l’organizzazione è già al lavoro per accogliere al meglio il mondo del rafting.
“Nel 2020 tutti gli eventi internazionali sono stati cancellati e non è stato facile proseguire l’attività – prosegue Benciolini – noi tecnici abbiamo cercato di mantenere il contatto con gli atleti andando direttamente sui campi di allenamento dove hanno lavorato le varie società. Un tour che ci ha visti impegnati per molto tempo, anche nei mesi più difficili, e che ci ha permesso di mantenere comunque un contatto, importante per essere pronti alla ripartenza. Quando c’è stata la possibilità, abbiamo svolto anche dei periodi di allenamento tra la Val d’Aosta, sul fiume Noce e tra le rapide del Passirio, a Merano. Ora Ivrea, la Dora Baltea, e la voglia di ripartire”.
Un raduno particolare, su un canale sempre molto performante: “Con la pandemia in atto le modalità passate dei raduni sono dovute necessariamente cambiare. Ecco perché in questo caso non si tratta di un raduno aperto ma è stato invece limitato ad una rosa, comunque ampia, di atleti di interesse nazionale. Dopo Ivrea, dove contiamo di allenarci intensamente, ci sposteremo successivamente in Calabria per un secondo raduno in attesa delle selezioni che andremo poi a svolgere tra la Valsesia e il fiume Avisio”.
In Francia, ai mondiali, si gareggerà su un fiume, con caratteristiche diverse da quelle che può avere un canale artificiale: “Il campo gara in cui ci giocheremo le medaglie mondiali è un fiume naturale, nel quale comunque è evidente l’intervento dell’uomo. Proprio per questo, anche per i raduni e gli appuntamenti che ci porteranno in Francia, abbiamo scelto di puntare su allenamenti da fare su percorsi simili, riducendo magari rispetto al passato le ore in canale artificiale. Una strategia condivisa che, auspichiamo, ci porterà ad arrivare preparati a fine giugno. Sarà davvero emozionante rivedere i ragazzi dopo tanto tempo, tutti assieme in raduno. Ma attenzione – conclude il DT Benciolini – dopo i primi momenti di emozione ci metteremo subito d’impegno; perché giugno non è lontano e noi vogliamo portare con onore, e il più in alto possibile il nostro tricolore”.