Il "Dream Team" Italia del rafting chiude con la terza medaglia d'oro, in altrettante specialità, il proprio campionato del mondo aggiudicandosi di fatto, nella categoria senior maschile, anche la classifica overall.
Fabio Martini, Zeno Martini, Lorenzo Mastella e Pietro Fratton mettono al collo la medaglia più preziosa anche nella gara più difficile e avvincente, quella dell'RX in una finale che ha visto gli azzurri opposti ad un Cile mai domo e difficile da battere. Italia che con tre vittorie su tre conquista la leadership anche nella classifica generale di questo mondiale, con il secondo posto nel quale si inserisce il secondo equipaggio azzurro in virtù dell'ottimo piazzamento nella RX e dei grandi risultati, a podio, ottenuti nella discesa classica e nello slalom. Tornando alla sfida nell'RX, fino alla fine i nostri azzurri hanno battagliato tra le acque della Durance riuscendo a staccare di nove secondi poi i cileni sulla linea del traguardo e lasciandosi andare in un abbraccio liberatorio nel quale sono concentrati mesi difficili di allenamenti, tensioni, fatiche e sudore. 1.35.45 il tempo dell'Italia, 1.44.17 quello del Cile con la Slovacchia al terzo posto l'Argentina in quarta posizione e Italia 2 in quinta posizione a conferma, anche per l'equipaggio composto da Dario Morandi, Jordi Sarteur, Michele Pattoglio e Francesco Regina di un'ottima rassegna iridata.
Italia 1 che nella finalissima contro il Cile parte bene e alla prima porta esce con un buon vantaggio rispetto agli avversari. Il rettilineo successivo vede gli azzurri incrementare ulteriormente il proprio vantaggio a colpi di pagaia in acqua, con il Cile dietro ad inseguire; brividi nella seconda risalita verso destra con il Cile che in un disperato tentativo di rimontare gli azzurri prova ad uscire dalla corrente e immetersi nella zona di morta proprio sopra il gommone italiano; la manovra non riesce, l'Italia evita il contatto con i cileni e imposta al meglio l'entrata in risalita e l'uscita conseguente; diventa un trionfo azzurro, con i nostri atleti che si voltano solo per un attimo per controllare il Cile prima di alzarsi in piedi sul gommone ed esultare. Poi fuochi d'artificio e l'abbraccio, liberatorio, da campioni del mondo assoluti.
Un equipaggio, quello azzurro campione del mondo, arrivato in Francia con buone motivazioni ma anche in condizioni fisiche non al top. Qualche acciacco infatti aveva impedito a Pietro Fratton, negli ultimi giorni precedenti alla partenza, di prepararsi al meglio per l'evento; le condizioni dell'azzurro però sono migliorate proprio in prossimità dell'avvio del campionato del mondo e sul gommone è riuscito, assieme ai suoi tre compagni, a dare il massimo. Un equipaggio, quello laureatosi campione del mondo, tutto made in Verona, nato quasi per caso anni fa ma che ha saputo nel corso delle varie stagioni raggiungere prestazioni e livelli di allenamento molto molto elevati. Fondamentale anche la crescita generale del movimento azzurro con i numerosi altri equipaggi che nel corso delle selezioni hanno conteso il primo posto agli atleti veronesi, meritevoli per aver costretto comunque tutti ad "alzare l'asticella" e andare a caccia di continui miglioramenti.
Miglioramenti che tra le acque francesi della Durance, a L'Argentiere la Bessee, si sono visti tutti e che danno carica ora per la giornata conclusiva del mondiale, quella in cui saranno in palio le altre medaglie dell'RX e di conseguenza i posti definitivi nella classifica generale.